Alcuni componenti pubblicitari speciali penetrano nei computer degli utenti, per poi scaricare periodicamente informazioni di natura pubblicitaria tramite appositi server; tali pubblicità vengono in seguito propinate all’utente in maniera forzata ed ossessiva. Nella maggior parte dei casi (ma non sempre) l’introduzione all’interno del sistema avviene a totale insaputa dell’utente; le pubblicità popup appaiono, poi, solo quando viene aperto il browser Internet. In questo modo la vittima è portata a pensare che tali popup altro non siano se non i soliti banner pubblicitari che compaiono abitualmente sulle normali pagine web.

Dopo l’adozione, da parte di diversi stati degli USA, di speciali provvedimenti legislativi anti-pubblicità, gli sviluppatori di programmi Adware (quasi tutte società americane) sono stati in pratica messi fuorilegge. Come diretta conseguenza, alcuni di essi hanno cercato di legalizzare al massimo i software pubblicitari sviluppati: adesso gli Adware vengono forniti con tanto di apposito installer, icona visibile sul pannello di controllo e relativo programma di disinstallazione. È tuttavia difficile immaginare come una persona di buon senso possa arrivare ad installare sul proprio computer, in maniera volontaria, un software pubblicitario; è per tale motivo che si è iniziato a distribuire gli Adware legali assieme ad applicazioni freeware o shareware. In tal modo, l’installazione del programma Adware avviene contemporaneamente all’installazione di questo genere di software: la maggior parte degli utenti clicca su “OK” senza prestare attenzione al testo presente sullo schermo; così, assieme ai programmi desiderati vengono ugualmente installati i software pubblicitari. E, poiché spesso metà del desktop e della barra delle applicazioni risulta occupata dalle icone più diverse, va a finire che l’icona del programma Adware si perde letteralmente tra di esse. Il risultato di tutto ciò è che, di fatto, il software pubblicitario legale viene installato quasi di nascosto e non è visibile nel sistema.

È inoltre di particolare interesse osservare come, in alcuni casi, risulti in pratica impossibile rimuovere gli Adware senza compromettere il corretto funzionamento del software principale. In tal modo i produttori di software pubblicitari si proteggono nei confronti della possibile disinstallazione delle loro “creature”.

Il business della pornografia e le risorse a pagamento

Al fine di attirare gli utenti verso siti web a pagamento vengono spesso utilizzati vari programmi che non rientrano “di diritto” nella categoria dei software dannosi, visto che gli stessi non nascondono in alcun modo la loro presenza; inoltre, l’utente può giungere sulla risorsa web a pagamento soltanto dopo aver risposto affermativamente alla relativa domanda. Tali programmi, ad ogni caso, vengono spesso installati nel sistema ad insaputa dell’utente, ad esempio quando quest’ultimo visita siti web dal contenuto discutibile od equivoco. In seguito, essi propongono insistentemente all’utente di visitare determinati siti web accessibili soltanto dietro pagamento.

Falsi programmi antivirus e anti-spyware

Si tratta di un tipo di “business” creato abbastanza di recente. L’utente viene convinto a scaricare un programma di dimensioni piuttosto contenute, il quale informa poi di aver rilevato uno spyware o un virus informatico sul computer. Tale notifica fasulla giunge in qualsiasi caso, indipendentemente dalla situazione reale, anche se sul computer-vittima, oltre all’OS Windows, non risulta installato nessun altro software. Allo stesso tempo, a fronte del pagamento di una piccola somma di denaro, viene proposto all’utente di acquistare la “medicina” necessaria, la quale, in realtà, non possiede alcuna capacità “curativa”.